Lavoro, il ministro Orlando al convegno di Merqurio: «Spendere bene e presto i soldi del Pnrr»

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L’associazione Merqurio ha promosso a fine aprile una tavola rotonda sui temi del lavoro, dei diritti e dello sviluppo sostenibile dei territori che ha visto l’intervento, tra gli altri, del Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Il dibattito, trasmesso online sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook di Merqurio Napoli, è stato moderato e introdotto da Anna Rea, referente di Merqurio Pomigliano e da sempre impegnata sui temi oggetto dell’iniziativa.

A fronte dei problemi strutturali e delle disuguaglianze sociali pre-Covid, acuiti dalla pandemia, Anna Rea ha parlato di sfida per i territori a partire dalla straordinaria opportunità del Recovery Fund. In più, riprendendo lo slogan “L’Italia si cura con il lavoro”, ha sottolineato la centralità del tema lavoro per fronteggiare la crisi e “curare” il Paese.

Il vice sindaco di Pomigliano d’Arco, Eduardo Riccio, cha encomiato il lavoro svolto da medici e infermieri in questa fase difficilissima per l’Italia e per il mondo tutto. Si è poi soffermato sulle prospettive: «Insieme ai progetti concreti – ha affermato – sono nel Pnrr anche necessarie riforme come quella relativa alla pubblica amministrazione». Osvaldo Barba, presidente dell’associazione Merqurio, ha invece parlato di crisi del lavoro, di crescita del Mezzogiorno e di problematiche ambientali sul territorio metropolitano di Napoli.

Tra i relatori che hanno partecipato all’evento, il professor Luigi Cantone, ordinario di Strategia d’impresa dell’Università Federico II, e il professor Umberto Gargiulo, ordinario di diritto del Lavoro dell’Università Magna Graecia. Entrambi hanno analizzato gli aspetti più critici della fase che viviamo e avanzato alcune riflessioni e proposte. Per Cantone «bisogna mettere al centro dell’agenda politica l’innovazione, e il Recovery ci aiuta a focalizzare investimenti in ricerca e sviluppo». Per il professor Gargiulo è, inoltre, necessario «consentire al mercato del lavoro di contare su un sistema di ammortizzatori sociali moderno e più equo».

Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania, ha fatto il punto delle crisi aziendali presenti sul territorio campano, ha sostenuto che il decreto Dignità «ha creato ulteriori disoccupati non più collocabili» e ha criticato «la miriade di contratti sottoscritti anche da organizzazioni sindacali non confederali». Giampiero Tipaldi, segretario generale Cisl Napoli, ha poi sottolineato come si contino un milione di posti di lavoro in meno nel post pandemia, con «una vera carneficina nel Mezzogiorno» e h poi segnalato «l’allarmante fenomeno di crescita delle attività criminali che acquisiscono capitali aziendali e fanno usura».

Per Gianluca Daniele, responsabile Cultura e Mezzogiorno della Fondazione Di Vittorio della Cgil, «i fondi del Recovery Fund sono l’ultima occasione per il rilancio sociale, culturale ed economico del Mezzogiorno. È una grande opportunità – ha spiegato – soprattutto per creare nuova occupazione e posti di lavoro. In più, sarà fondamentale portare a compimento la riforma degli ammortizzatori sociali per creare un sistema universale in grado di coprire tutti i lavoratori dopo il Covid. L’emergenza lavoro – ha quindi concluso – è da affrontare con urgenza, anche prorogando il blocco dei licenziamenti almeno fino alla fine dell’emergenza sanitaria».

Nel suo intervento conclusivo, il ministro Andrea Orlando ha ribadito l’importanza della discussione e del confronto per far emergere una visione di futuro del Paese da quei progetti che sono nel Pnrr.: «È fondamentale trovare l’occasione di mobilitazione e coinvolgimento delle forze sociali. Nulla si produrrà se non si mette in moto un meccanismo dal basso per l’attuazione del Piano». Inoltre, per il ministro, il Pnrr reggerà se l’Italia saprà dimostrare di spendere, e spendere bene, i finanziamenti: «Il piano del Recovery non ha tempi biblici, funzionerà o meno nel giro di tre anni. Se si spendono i fondi, questi continueranno ad arrivare quindi – ha concluso Orlando – è importante l’efficientamento della spesa».

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